Ti ho già parlato delle Costellazioni Sistemiche e di come esse possano rimettere in ordine la vita di tutti i noi, mettendo in scena le situazioni che ci affliggono.

Oggi, per coloro che forse non conoscono ancora questo incredibile strumento terapeutico, voglio dire qualcosa di più, ovvero come funziona in realtà.

Sei pronto? Telo spiego in base ad un esempio concreto.

Tempo fa, una ragazza, che ora chiameremo Francesca (nome di fantasia), si rivolge a me chiedendomi: “Evi, come mai non ho ancora trovato il partner giusto? Puoi aiutarmi?”.

Non è certo semplice trovare una risposta ad una domanda di questo tipo.

E sicuramente non posso trovare un ragazzo per lei, ma posso fare un’altra cosa: scoprire cosa le impedisce di trovarne uno! E lo strumento più semplice e veloce è la Costellazione Sistemica!

Nelle prossime righe ti racconterò per filo e per segno cosa succede davvero.

Iniziamo!

Siamo un gruppo di persone disposte incerchio. Ed al mio fianco c’è una sedia libera.

Faccio sedere Francesca alla mia destra, cercando di entrare in sintonia con lei e percepire cosa le manca. In casi come questo cerco sempre di visualizzare anche la mamma e il papà di Francesca, per percepire il loro rapporto.

Perciò le chiedo: “Francesca, com’è il rapporto con tuo padre?”

“Ho un meraviglioso rapporto con mio padre”, mi risponde serena.

Evi: “ Oh che bello! Potresti per favore scegliere una persona del gruppo che rappresenti te stessa, e una che rappresenti tuo padre?”

A questo punto Francesca non fa altro che prenderli per mano e “metterli in scena”, cioè in rapporto tra loro nella posizione che preferisce in mezzo al cerchio di persone presenti.

Francesca si siede nuovamente vicino a me e il compito dei due rappresentanti è semplicemente di immedesimarsi nei rispettivi ruoli e di cominciare a muoversi liberamente come lo percepiscono interiormente, qualunque impulso sentano…e nel manifestarlo comprendiamo cosa avviene in questa relazione. Perciò potranno avvicinarsi, allontanarsi, prendersi per mano ecc…

Sapete cosa succede in questo caso? Il rappresentante del padre guarda la figlia e allunga la mano verso di lei. La figlia, a sua volta si avvicina al padre per abbracciarlo dolcemente.

Vedendo questa scena intima, intervengo, e chiedo alla figlia di dire a suo padre: “Papà, tu sei il migliore di tutti. Come te, non c’è nessuno!”

(— pausa — silenzio—attesa—)

Che effetto ha questa frase su di te? Aspetta: lasciala agire! Dilla di nuovo ad alta voce!

Capito?

Con questa unica e semplice frase, ciò che non era chiaro ai rappresentanti e a Francesca, che lo vive da spettatrice, inizia ad affiorare alla luce, facendo comprendere cos’è effettivamente il problema.

Potrei interrompere qui, poiché la Costellazione ha portato alla luce l’impedimento di Francesca di trovare un suo ragazzo: come può vedere un altro uomo, se è abbracciata al padre?

Volete sapere come si continua?

Ok! Il secondo passo che introduco come Costellatrice è quello di mettere in ordine ciò che è in disordine: ristabilire il giusto equilibrio e la giusta gerarchia all’interno di questa relazione. Dove c’è disordine tra i ruoli non può esserci serenità e prosperità.

Quindi chiedo di pronunciare un’altra frase alla figlia: “Tu sei mio padre e rimani mio padre… e io sono tua figlia e rimango tua figlia”.

Grazie a questa semplice affermazione, se assorbita in profondità, si ristabiliscono i ruoli reali.

Francesca si rende conto che il padre è il padre e non è un partner, e che lei è “solo” la figlia. Qualcosa torna a posto …qualcosa si scioglie…

Di fatto vediamo che l’abbraccio dei rappresentati si scioglie. Padre e figlia si allontanano uno dall’altra e si guardano in modo nuovo.

Vogliamo continuare e intentare una soluzione? Sì o no?

 

Sapete perché lo chiedo a voi? Perché non agisco se non c’è il consenso sia di Francesca che del gruppo. Questo strumento non agisce se le persone sono stanche o distratte.

Vogliamo vedere se Francesca ora è pronta a trovare un partner?

 

In questo terzo passo aggiungo quindi in scena un rappresentante per un possibile partner futuro, per vedere se la rappresentate della figlia ora è in grado di vedere il futuro compagno e riuscire ad avvicinarsi a lui, staccandosi dunque dal padre.

Ti dico subito che questo è il passo più difficile!

Perché i primi due passi devono radicarsi, lavorare ed essere digeriti prima di essere pronto a compiere quest’ultimo passo.

Per agevolare la figlia le suggerisco un’altra frase da dire al padre: “Papà, guardami con benevolenza se io ora trovo un uomo bravo come te”.

 

A volte abbiamo bisogno del consenso di chi vogliamo bene per sentirci liberi di agire e andare per la nostra strada. Sicuramente lo hai sperimentato anche tu. In effetti il rappresentante del padre annuisce col capo e sorride, come per farle capire: “Sì, vai pure”.

Sììììì! La figlia si gira verso il futuro partner……lo guarda……si guardano…

ma non si muove.

Tutto il gruppo sta con il fiato sospeso e aspetta. Ma nulla si muove. Non ancora…

Chiedo al rappresentante del partner di dire alla rappresentante di Francesca soltanto: “Ti aspetto!”

E Francesca spontaneamente risponde: “Arrivo!”

Cala il sipario. Ringrazio tutti. I rappresentanti tornano ai loro posti.

Francesca, che è sempre rimasta seduta al mio fianco, non ha soltanto assistito alla scena, ma l’ha vissuta emozionalmente. Dentro di lei inizia a capire e a lavorare, comincia fin da subito a vivere una trasformazione, un nuovo modo di vedere e sentire i suoi rapporti.

Questa messa in scena “lavora” dentro di lei.

Per giorni.

Per settimane.

E cambia il suo modo di approcciarsi al padre e cambia dunque il suo modo di guardare gli altri uomini.

Finché Francesca trova il suo partner.

E un po’ come nelle favole ora vivono felici e contenti.

Quello che ti ho appena narrato è un esempio semplice di Costellazione. E non rappresenta un’eccezione.

È uno strumento fantastico, perché vivi sulla tua persona l’esperienza e vivi la trasformazione in uno spazio di tempo davvero ristretto (poco piu di 20 minuti!).

La Costellazione lavora non nella testa ma direttamente sulle tue emozioni.

E davvero trasformi e aggiusti delle dinamiche e delle relazioni all’interno dei sistemi vari che fanno parte della tua vita di tutti i giorni, familiare e lavorativa.

E tu che ne dici? Francesca ce l’ha fatta e come lei molti altri.

Non ti resta altro da fare che contattarmi per ricevere maggiori informazioni.

Ti consiglio di agire adesso, per prendere da subito in mano la tua vita e trovare la felicità che meriti.