Ti è mai successo di pensare che forse non meriti di essere felice?

Altre volte non è un una domanda che ti poni cosi consapevolmente, bensì ci pensa il tuo subconscio a rovinare tutto.

Cosi capita che realizzi finalmente un tuo desiderio a cui aspiravi e raggiungi l’obiettivo da tempo sognato p.e. una relazione con chi ti piace, una amicizia sincera, la casa come la vuoi tu….

Hai tutti i motivi di festeggiare.

Ma non riesci a goderne ed assaporare ciò che hai. Anche se ora hai tutto per poter finalmente essere felice.

Al contrario ti senti insoddisfatto e di malumore. Forse a disagio.

E così che il tuo subconscio ti fa notare che non tu non puoi permetterti di essere felice.

Terribile!

Desideri tanto essere felice, ma non riesci ad esserlo.

Perché?

Perché in qualche modo saboti la tua felicità.

Forse hai la convinzione profonda che tu non meriti di essere felice.

E così fai in modo di perdere o rovinare quanto avevi raggiunto.

Proseguendo alla ricerca della felicità.

Da dove vengono queste convinzioni autosabotanti? Queste credenze nascoste?

Riflettici.

Hai riflettuto da dove viene la tua credenza auto-sabotante?

Perché hai quella convinzione profonda che forse non meriti di essere felice?

Ti racconto una storia:

Evita era una bimba allegra e curiosa. Le piaceva scoprire il mondo e faceva diventare un gioco ogni cosa che trovava, incurante se si perdeva o se gli oggetti che trovava erano fragili o addirittura pericolosi.

Allora i suoi genitori e le persone intorno a lei, la sgridavano, le toglievano le cose dalle mani e la chiudevano nel suo box.

Evita grida e piange, ma nessuno la sente. Nessuno viene a prenderla. Nessuno la consola.

Insiste per lungo tempo…giorno dopo giorno….

Infine si convince della realtà che sta vivendo.

Questa realtà le insegna che non si piange. Che nessuno la capisce. Che merita di essere sola.

Questa convinzione diventa sua e rimane impressa nella sua memoria.

Così tanto che da adulta agisce sempre ancora secondo queste sue convinzioni nascoste.

“Io non merito.”

Ti suona familiare questo racconto?

La tua storia qual è?

Contattami ! Ascolto volentieri da tua storia e se vuoi, scrivermela.

Ti racconterò anche cosa ne è stato di Evita.